Il quadrimestre di Tudor per la Signora da Champions

Difesa a tre, Vlahovic e Koopmeiners: il tecnico al lavoro Exor avrebbe "bloccato" Mancini. Motta, freddo addio

Il quadrimestre di Tudor per la Signora da Champions
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La prima giornata è andata. Quella di Igor Tudor alla guida della Juventus. La sua Juventus, quella che lui stesso definisce appunto mia appena possibile: già giocatore della Signora ai tempi di Lippi, poi vice di Pirlo in un ruolo che avrebbe poi ammesso stargli stretto ripromettendosi di non ricoprirlo più, ieri il croato ha vissuto le prime ore da allenatore dei bianconeri. Ha anche guidato il primo allenamento, a ranghi ridotti perché buona parte dei giocatori doveva ancora tornare alla Continassa dopo gli impegni con le rispettive nazionali: da oggi il gruppo assumerà contorni più nitidi e lui potrà cominciare a guardare negli occhi coloro i quali dovranno tirarsi fuori dalle secche dove si sono cacciati. Gli stessi che fino alla metà del pomeriggio di ieri eccezion fatta per Mbangula non avevano degnato di un saluto social Thiago Motta: vero che magari qualcuno lo ha fatto personalmente, vero però anche che nel modo odierno tutto si spettacolarizza e si rende pubblico. Tradotto: lo scollamento tra l'ex tecnico bianconero e la squadra è apparso evidente anche in questa circostanza. In compenso, lui ha salutato l'ambiente con toni pacati e altrettanta diplomazia raccontando di avere vissuto «momenti intensi, affrontati sempre con massima determinazione e volontà di migliorare ogni giorno. Ringrazio la proprietà per avermi dato la possibilità di fare parte di questo grande club, la dirigenza e tutte le persone del club che mi hanno sostenuto nel lavoro quotidiano, i giocatori per il lavoro e l'impegno profusi fin dal primo giorno insieme. Auguro ai tifosi e alla Juventus il meglio per il futuro».

Sotto con Tudor, allora. Con la difesa probabilmente a tre (Kalulu, Gatti e Veiga per cominciare), Vlahovic rimesso al centro del villaggio e appena alle sue spalle Yildiz e Kolo Muani: nelle intenzioni, dovrebbe nascere una Juve più equilibrata ma comunque propositiva. Dove i ruoli saranno ben definiti e il calcio fluido un lontano ricordo: magari lancerà segnali di vita persino Koopmeiners, finora oggetto misterioso per non dire di peggio.

Strada facendo, si capirà se potrà funzionare e se il tutto potrà essere futuribile anche nella prossima stagione o se ricomincerà il corteggiamento ad alcuni nobili della panchina come Mancini e Conte: secondo alcune voci, sarebbe peraltro stata Exor a imporre momentaneamente l'alt all'ex ct azzurro ponendo la massima attenzione ai conti e non volendo impegnarsi a lunga scadenza senza avere la certezza degli introiti Champions. Se ne riparlerà più avanti, quando magari anche Giorgio Chiellini potrà avere voce in capitolo in ambito tecnico: se così sarà, le chance di vedere Mancini sulla panchina bianconera aumenteranno rapidamente.

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